L’omocisteina è un amminoacido prodotto dall’organismo grazie alla metionina, un composto organico che è possibile introdurre con l’assunzione di alimenti proteici come carne, uova e legumi.
Di solito, questa molecola è presente in quantità moderate, ma può accadere che i valori si alterino a causa di diversi fattori.
Ad esempio, è possibile riscontrare l’iperomocisteinemia per carenza di folati e vitamine del gruppo B – in particolare la B12 e la B6. Questa condizione può essere la conseguenza di uno stile di vita sedentario e di una dieta squilibrata.
Solitamente, questo parametro è più elevato nelle donne, in particolare in coloro che utilizzano la pillola anticoncezionale.
È possibile rilevare questo valore attraverso degli esami specifici e successivamente individuare la terapia più efficace per attenuare i sintomi.
Quali valori indicano l’omocisteina alta?
I valori normali di omocisteina variano in base al laboratorio in cui vengono effettuate le analisi, ma di solito i parametri sono:
- 3 – 10 μmol/L nei soggetti con meno di 15 anni;
- 3 – 15 μmol/L nei pazienti fino ai 65 anni;
- 3 – 20 μmol/L negli individui che hanno più di 65 anni.
Tutti i casi in cui questi parametri vengono superati indicano uno stato di iperomocisteinemia. Talvolta, è opportuno mantenere i valori dell’aminoacido ancora più bassi per prevenire l’insorgenza di malattie cardiovascolari nei soggetti predisposti.
È necessario eseguire le analisi dopo un digiuno di 12 ore prima del prelievo. Qualora l’esame avvenisse a stomaco pieno, gli esiti potrebbero essere compromessi, mostrando valori sfalsati.
Quali sono i sintomi dell’omocisteina alta?
Di solito, l’iperomocisteinemia non presenta sintomi molto accentuati, tranne nel caso in cui ci sia una carenza significativa dell’acido folico e delle vitamine del gruppo B.
In questo caso, si potrebbe incorrere in episodi di diarrea e provare astenia, inappetenza e mancanza di energia.
Inoltre, in alcuni soggetti con queste insufficienze vitaminiche sono stati rilevati l’aumento della frequenza cardiaca, il fiato corto e le vertigini. Altri ancora hanno avvertito un formicolio alle gambe e alle braccia.
Quali rimedi si possono utilizzare per abbassare l’omocisteina?
Per abbassare l’omocisteina è necessaria l’assunzione di integratori a base di acido folico e di altre vitamine del gruppo B. Inoltre, potrebbe essere opportuno il consulto di uno specialista che fornisca una dieta equilibrata per ripristinare i valori dell’aminoacido.
In particolare, i soggetti con iperomocisteinemia dovranno variare gli ingredienti presenti nel loro regime alimentare, assumendo un quantitativo di frutta e verdura superiore alle precedenti abitudini.
Per esempio, l’integrazione di verdura di stagione – come i cavoletti di Bruxelles, le piante a foglia larga e le zucchine – può aiutare in modo notevole il paziente. Inoltre, anche l’assunzione di alimenti ricchi di acido folico come le fave, il fegato di pollo e il tuorlo d’uovo è fondamentale all’interno della dieta.
Va posta particolare attenzione per la dieta vegana che, sebbene preveda molti alimenti ricchi di vitamina B9, non offre un’elevata quantità di B12, tipicamente presente nei cibi di origine animale. In questo caso, alcune tipologie di alghe potrebbero essere un’ottima fonte di vitamina B12 utile per questo tipo di dieta.
Sarà necessario seguire un’alimentazione specifica per almeno due mesi, periodo dopo il quale sarà possibile effettuare nuovamente le analisi e verificare lo stato di salute del paziente.
Oltre alla dieta, il soggetto con iperomocisteinemia dovrà praticare attività fisica moderata, fondamentale per il ripristino dei valori ottimali dell’aminoacido.