Il morbo di Crohn è una patologia del tratto intestinale che colpisce molte persone, incidendo pesantemente sulla qualità della loro vita e dell’alimentazione.
Ci sono strategie dietetiche che possono essere seguite per migliorare la situazione, ma che non portano a una guarigione. Di fatto il morbo rimane complesso da gestire e le sue cause non sono del tutto chiare.
Scegliendo il giusto stile di vita, comunque, si possono ridurre recidive e flogosi intestinali, rendendo più tollerabile la situazione. Ci sono evidenze in ambito clinico di come la patogenesi della malattia abbia una forte componente alimentare.
Che cos’è la malattia di Crohn
La malattia di Crohn è un grave stato patologico che colpisce l’intestino con accessi di flogosi dolorosa che possono anche invalidare i pazienti per lunghi periodi di tempo.
Il meccanismo preciso della malattia è ignoto, ma la dieta sembra essere se non altro un elemento scatenante importante. Si tratterebbe di un’interazione sfavorevole fra la flora batterica e il cibo, che in pazienti di ogni età causa la forte infiammazione.
Un’alterazione della barriera dell’intestino causerebbe una disbiosi con uno stato favorevole all’infiammazione e una risposta violenta da parte dell’organismo, in particolare con una dieta di tipo occidentale, cioè quella dei Paesi ricchi.
Quali sono i cibi da evitare col morbo di Crohn
Da molti studi si evince una correlazione tra il morbo di Crohn e il fast food. Poche fibre, grassi saturi animali, proteine non di alta qualità e carboidrati molto processati fanno parte spesso di questa dieta, senza contare gli eccessi di zuccheri che sembrano scatenare una buona parte degli attacchi.
I cibi che col morbo di Crohn possono dare problemi sono molti e comprendono per esempio le carni rosse come quella bovina, suina e ovina, in particolare se lavorata, insaccata o molto grassa. Bevande zuccherate e gassate o succhi di frutta possono causare gas e gonfiore addominale, aggravando i sintomi del morbo di Crohn, quali diarrea, crampi addominali e nausea. Lo stesso dicasi per alimenti ad alto contenuto di fibre, come i legumi, ma anche frutta e verdure crude.
Alimenti difficili da digerire per chi è affetto dal morbo di Crohn sono i cosiddetti FODMAPs (Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides And Polyols): sono carboidrati a catena corta presenti in alcuni alimenti. Alcuni esempi di alimenti ricchi di FODMAPs includono frutta come mele, pere, pesche, ciliegie, mango e prugne, verdure come cipolle, aglio, funghi, carciofi e asparagi, cereali come frumento e orzo, legumi come fagioli, lenticchie e piselli, latticini come latte, yogurt e formaggio fresco, edulcoranti come il sorbitolo e il mannitolo.
Che cosa mangiare col morbo di Crohn e in fase acuta
La dieta con il morbo di Crohn è complessa e andrebbe stabilita insieme a un nutrizionista. Una dieta adeguata può aiutare a gestire i sintomi del morbo di Crohn e a migliorare la qualità della vita.
Il paziente dovrà seguire le indicazioni farmacologiche del proprio medico. Può essere molto utile ricorrere all’integrazione alimentari di alcuni micro o macronutrienti che possono risultare carenti a causa dell’alterata funzionalità intestinale.
La terapia alimentare può variare a seconda del soggetto e della fase della sindrome. Quando si manifestano i sintomi, è opportuno preferire carni bianche, pesce, uova, olio evo, alimenti ricchi di omega 3, frutta e verdura cotte.
In casi di situazioni molto gravi i pazienti con morbo di Crohn vengono alimentati per via enterale e in ambito clinico o se si presenta stenosi.