NewsGestione e prevenzione della dipendenza da farmaci: come proteggersi

23 Agosto 2024

La dipendenza da farmaci è un problema che può colpire chiunque, non solo chi usa farmaci particolari o potenti. Anche medicinali comuni, come quelli per il dolore o l’ansia, possono diventare rischiosi se utilizzati per periodi lunghi o in dosi non controllate.

È quindi importante conoscere i rischi e capire come evitare di sviluppare una dipendenza, mantenendo sempre un uso consapevole e sicuro dei farmaci.

In questo articolo vedremo cosa significa sviluppare una dipendenza da farmaci, come evitarla e cosa fare se ci si accorge di averne bisogno più del dovuto.

Cos’è la dipendenza da farmaci?

La dipendenza da farmaci si verifica quando una persona sente il bisogno di continuare a prendere un farmaco anche quando non è più strettamente necessario.

Alcuni farmaci, come gli antidolorifici forti (come gli oppioidi) o i tranquillanti (come le benzodiazepine), possono causare dipendenza se assunti per troppo tempo o in dosi crescenti. Questo accade perché il corpo si abitua alla presenza del farmaco, e con il tempo la stessa dose non è più sufficiente per ottenere l’effetto desiderato. In alcuni casi, si può sviluppare una vera e propria dipendenza fisica, con sintomi di astinenza se si prova a smettere.

Come riconoscere i segni di una dipendenza

La dipendenza da farmaci può iniziare in modo subdolo, con piccoli cambiamenti nel modo in cui ci si sente nei confronti del medicinale. I segni più comuni di una possibile dipendenza includono l’aumento della dose senza il consiglio del medico, la sensazione di non poter fare a meno del farmaco o il tentativo di ottenere ulteriori prescrizioni da diversi dottori o farmacie.

Anche sentirsi ansiosi o stressati al pensiero di rimanere senza il farmaco, o assumere la dose prima del tempo previsto, possono essere segnali da non sottovalutare.

Se ci si riconosce in uno di questi comportamenti, è importante parlarne subito con il medico o il farmacista.

Come prevenire la dipendenza

La buona notizia è che la dipendenza da farmaci può essere evitata con alcune semplici accortezze. Prima di tutto, è fondamentale seguire le indicazioni del medico alla lettera. Se il farmaco non sembra più fare effetto come all’inizio, non bisogna mai aumentare la dose da soli, ma consultare il medico. Potrebbe essere necessario cambiare il farmaco o la terapia, ma questo deve avvenire sotto stretto controllo medico.

Inoltre, è importante ricordare che molti farmaci ad alto rischio di dipendenza, come gli oppioidi o i tranquillanti, sono pensati per un uso a breve termine. Usarli per periodi prolungati può aumentare il rischio di sviluppare dipendenza. Se il medico ha prescritto uno di questi farmaci, chiedere per quanto tempo è sicuro assumerlo e quali sono le alternative a lungo termine.

Essere consapevoli di quali farmaci si stanno assumendo e conoscere i loro possibili effetti collaterali aiuta a prevenire problemi. Se ci sono dubbi o preoccupazioni, il farmacista è sempre disponibile per chiarire eventuali questioni sui farmaci e suggerire modi sicuri per utilizzarli.

Il ruolo del farmacista nella prevenzione della dipendenza

Le farmacie non sono solo un luogo dove acquistare farmaci, ma possono essere un valido supporto per prevenire la dipendenza. Il farmacista è un professionista che può dare consigli personalizzati su come assumere correttamente i medicinali, spiegare i rischi legati a determinate terapie e suggerire soluzioni alternative quando necessario. Inoltre, può aiutare a tenere traccia dei farmaci assunti e fornire indicazioni su come ridurre gradualmente la dose in modo sicuro se necessario.

Cosa fare se si sospetta una dipendenza

Se si sospetta di avere sviluppato una dipendenza da un farmaco, il primo passo è parlarne apertamente con il medico o con il farmacista. Il trattamento della dipendenza da farmaci può essere semplice se affrontato in tempo. In molti casi, il medico può suggerire di ridurre la dose gradualmente, un processo chiamato “scalaggio”, per evitare i sintomi di astinenza. In altri casi, potrebbe essere necessario un supporto psicologico o l’uso di farmaci sostitutivi per facilitare la sospensione del farmaco.