Le cicatrici sono lesioni cutanee nate in seguito a traumi o come conseguenza di un intervento chirurgico.
La cicatrice è la fase finale del fisiologico processo di guarigione di una ferita. La rimarginazione, tuttavia, non avviene sempre allo stesso modo.
Vediamo insieme quali accorgimenti adottare per trattare le cicatrici ed evitare che restino segni indelebili sulla pelle.
Perché si formano le cicatrici?
In seguito a un trauma o a una lesione patologica in cui venga coinvolta non solo l’epidermide, ma anche lo strato più profondo del derma, il nostro organismo, per salvaguardarsi, risponde chiudendo la ferita il più rapidamente possibile, in modo da evitare l’infezione.
Così facendo, dopo la fase di guarigione, per rigenerarsi la ferita profonda dà vita a tessuto cicatriziale che, formato principalmente da collagene, si diversifica molto dalla pelle circostante. Ecco che infatti le cicatrici appaiono più lucide e, poiché naturalmente prive di pigmentazione e di ghiandole sebacee e sudoripare, sono chiare e dure.
Prendersene cura è perciò molto importante, in quanto se trascurate potrebbero trasformarsi in tessuto secco e disidratato, o ancor peggio provocare dolore e prurito.
È il caso per esempio delle cicatrici da ustioni, grandi bruciature che possono degenerare in contratture cicatriziali che, oltre ad essere antiestetiche, specie se vicino a un’articolazione, possono rivelarsi un vero e proprio impedimento ai movimenti.
Come possiamo contenere l’insorgere delle cicatrici?
Dopo la lesione e la formazione della ferita, è opportuno aspettare prima di intervenire: il processo di cicatrizzazione potrebbe anche impiegare un anno per arrivare a compimento.
È quindi importante nel primo periodo evitare di esporre la ferita ancora in via di guarigione ai raggi UV e alle temperature troppo fredde o eccessivamente calde. È, inoltre, opportuno evitare l’attività fisica intensa e di esercitare pressione sollevando oggetti molto pesanti, in quanto ciò potrebbe stimolare l’allungamento dell’area interessata, aggiungendo ulteriore tessuto cicatriziale.
L’igiene ha anch’essa importanza primaria: è necessario disinfettare la ferita ogni giorno, per almeno 15 giorni.
Sarà bene inoltre evitare di grattare le escrescenze e la crosta, perché in questo modo si stimola la maturazione di ulteriore collagene.
Rimedi efficaci per la cura delle cicatrici
Oltre ai metodi chirurgici, che rappresentano l’unica soluzione in caso di cicatrici grandi e sporgenti, così come l’utilizzo della terapia laser, la dermoabrasione o peeling clinico, i trattamenti al cortisone e la crioterapia, esistono altri rimedi che possono rivelarsi davvero efficaci.
I cerotti al silicone medicale aiutano a proteggere la ferita nei primi mesi, ma esercitano anche un’azione meccanica che comprime i bordi evitando che si sollevino e un’azione inibitoria dell’iperattività dei fibroblasti.
Un rimedio davvero portentoso è rappresentato dal gel di aloe vera il quale ha anche la funzione di alleviare il dolore e, grazie alla sensazione di freddo, combatte il prurito e la crescita di tessuto fibroso.
Altri gel e pomate a base di allium cepa (estratto di cipolla) e silicone liquido sono altrettanto efficaci nel trattamento delle cicatrici.
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