I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) costituiscono un’ampia classe di sostanze impiegate a scopo terapeutico per il trattamento del dolore e dell’infiammazione.
Prendono origine dall’acido salicilico, sostanza di origine naturale estratta dal salice, che in passato veniva impiegata per le sue proprietà lenitive e antifebbrili. A oggi, la ricerca in campo farmaceutico ha permesso di sintetizzare centinaia di sostanze appartenenti alla stessa categoria, la cui azione varia in base alle modifiche operate sulla struttura chimica dei composti.
Come agiscono i farmaci antinfiammatori?
I farmaci antinfiammatori sono dotati di specificità d’azione su un enzima denominato ciclossigenasi (COX), coinvolto nel processo biochimico dell’infiammazione. Detto in altre parole: quando un evento esterno determina un trauma o un possibile pericolo per il nostro organismo, questo enzima si mette in moto per attivare un processo che scatenerà dolore, infiammazione o febbre come meccanismo di difesa.
Ovviamente, la comparsa di questi sintomi ci causa fastidio ed è per questo che si ricorre a farmaci antinfiammatori, per bloccare a monte la produzione delle sostanze biochimiche che derivano dall’attivazione delle ciclossigenasi e spegnere dolore e infiammazione.
Cosa fa la differenza tra i vari composti antinfiammatori?
Poiché il processo biochimico sopra descritto è un processo generalizzato, quello che la ricerca farmacologica si propone di fare (e ha già fatto) è di indurre delle modifiche che possano rendere le molecole più selettive verso uno specifico bersaglio d’azione. Oltre a questo, si punta a migliorare l’assorbimento dei farmaci, e a ridurre lo spettro di effetti collaterali dovuti alla loro somministrazione.
Acido acetilsalicilico
L’acido acetilsalicilico rientra tra i più famosi farmaci antinfiammatori, con una spiccata capacità analgesica. Una caratteristica che lo rende unico è che, se usato a bassi dosaggi, favorisce un’azione antiaggregante piastrinica, e quindi migliora la circolazione sanguigna in soggetti che rischiano eventi trombotici. Per questa sua stessa peculiarità, il suo uso è sconsigliato in caso di pazienti predisposti ad emorragie o ulcere gastrointestinali. Il suo spettro d’azione varia dall’attività antiaggregante a quella antinfiammatoria e antipiretica, fino a quella analgesica, a seconda del dosaggio che viene utilizzato del farmaco.
Paracetamolo
Il paracetamolo è un farmaco antinfiammatorio atipico. Infatti, è dotato di scarsa attività antinfiammatoria, ma elevata attività antipiretica e antidolorifica. Per questa ragione viene scelto come farmaco d’elezione per trattare stati febbrili e influenzali. Per la sua azione analgesica è suggerito l’utilizzo ad alti dosaggi (1000 mg in somministrazione unica, da ripetere fino a un massimo di 3 volte al giorno). Inoltre, rispetto agli altri FANS, causa meno effetti collaterali a livello gastrico, ed è l’unico a poter essere utilizzato anche in gravidanza e allattamento.
Ibuprofene
Tra i più famosi farmaci antinfiammatori rientra l’ibuprofene, usato in larga scala da uomini, donne e bambini. Dotato di buone proprietà antinfiammatorie, può essere utilizzato in campo pediatrico per le infezioni otolaringee sotto forma di sciroppo, supposte o compresse orosolubili. Diffuso per il trattamento dei dolori mestruali (nei dosaggi di 200 mg o 400 mg), mal di testa e nevralgie.
Trattamento del dolore con antinfiammatori
Il dolore è senza dubbio uno tra i sintomi più presenti nella popolazione: che si tratti di dolore reumatico, nevralgico o occasionale, medici e farmacisti dispensano un gran numero di medicinali per questa indicazione, sia per uso sistemico sia topico.
Tra i più famosi FANS che vengono impiegati a tale scopo troviamo il diclofenac, spesso iniettato per via parenterale per il trattamento di sciatalgie o nevralgie generiche. Ampiamente impiegati anche per il dolore reumatico sono i farmaci colecoxib e etoricoxib, conosciuti per la loro caratteristica specificità su una forma dell’enzima ciclossigenasi, coinvolta nell’attivazione del dolore. Largo spazio in questa categoria anche per il ketoprofene, che trova impiego soprattutto nei casi di mal di testa, mal di denti o stati infiammatori muscolari.
Avvertenze sull’uso degli antinfiammatori
Qualsiasi sia l’uso che facciate di questi farmaci, è importante che lo si faccia sotto stretta osservazione medica.
A volte si tende a improvvisare, ma nonostante alcuni di questi preparati siano disponibili senza ricetta medica, il loro abuso potrebbe comportare serie conseguenze per l’organismo. È importante ricordare che si tratta di farmaci sintomatici, che agiscono sulla sintomatologia, ma spesso non curano l’origine del dolore o dell’infiammazione. Per questo, una visita medica potrà chiarire meglio il trattamento più adatto alle vostre necessità.
Per qualsiasi informazione, puoi rivolgerti allo staff di Farmacia Notaro, a Corsano.