NewsLupus eritematoso sistemico: una guida per comprendere e affrontare la malattia

28 Febbraio 2025

Il lupus eritematoso sistemico (LES) è una malattia autoimmune complessa che può colpire molteplici organi e sistemi del corpo umano, tra cui pelle, articolazioni, reni, cuore e polmoni. In questa condizione, il sistema immunitario, che normalmente protegge l’organismo dalle infezioni, inizia a danneggiare i tessuti sani del corpo. Questa risposta immunitaria anomala provoca infiammazione e danni, causando una serie di sintomi che possono variare da lievi a gravi.

Il lupus eritematoso sistemico è una malattia cronica che tende a presentarsi in episodi alternati di riacutizzazione e periodi di remissione. Sebbene non esista una cura definitiva, con la giusta gestione è possibile controllare i sintomi e migliorare la qualità della vita delle persone affette. In questo articolo esploreremo cos’è il lupus, come riconoscerlo, le cause, la diagnosi e le opzioni terapeutiche disponibili.

Che cos’è il lupus eritematoso sistemico?

Il lupus eritematoso sistemico è una malattia autoimmune che provoca una risposta anomala del sistema immunitario. Invece di difendere il corpo da infezioni e malattie, il sistema immunitario attacca i propri tessuti sani, causando infiammazione e danno. La parola “sistemico” indica che la malattia può colpire vari organi e tessuti del corpo, inclusi cuore, polmoni, reni, articolazioni, pelle e sistema nervoso centrale.

Una delle caratteristiche distintive del lupus è la sua natura imprevedibile: i sintomi possono apparire e scomparire in modo intermittente, con periodi di benessere alternati a fasi in cui la malattia si riacutizza. Ogni persona può manifestare il lupus in modo diverso, con sintomi che spaziano da lievi a gravi.

Sintomi e segni del lupus

I sintomi del lupus eritematoso sistemico sono ampi e possono variare notevolmente da persona a persona. Alcuni dei più comuni includono:

  • Eruzione cutanea, che spesso si manifesta come un rash a forma di farfalla che si sviluppa sulle guance e sul naso.
  • Dolori articolari e infiammazione, che possono colpire principalmente le mani, i polsi e le ginocchia.
  • Stanchezza cronica, che può essere debilitante e influire sulla qualità della vita.
  • Febbre, spesso accompagnata da sudorazione notturna.
  • Perdita di peso non giustificata e problemi digestivi.
  • Dolore al petto o difficoltà respiratorie a causa di infiammazioni ai polmoni o al cuore.
  • Cambiamenti neurologici, come mal di testa, convulsioni o problemi cognitivi (ad esempio difficoltà di concentrazione o memoria).

Poiché i sintomi sono così vari e possono somigliare a quelli di altre malattie, la diagnosi del lupus può essere difficile e richiedere tempo.

Le cause del lupus eritematoso sistemico

Le cause del lupus eritematoso sistemico non sono ancora completamente chiare, ma si pensa che una combinazione di fattori genetici, ambientali e ormonali possa giocare un ruolo nello sviluppo della malattia. Sebbene non esista un singolo gene specifico che determini il lupus, alcune persone che hanno una predisposizione familiare sembrano essere più vulnerabili. Questo suggerisce che i fattori genetici possano influenzare la probabilità di sviluppare la condizione.

Inoltre, fattori ambientali come infezioni virali, stress o l’esposizione eccessiva al sole sono noti per scatenare o peggiorare la malattia in soggetti predisposti. Infatti, molti pazienti riportano che i sintomi del lupus sono peggiorati dopo un’infezione o un periodo di forte stress. Allo stesso modo, l’esposizione ai raggi UV può innescare le riacutizzazioni della malattia, in particolare nelle aree della pelle che già presentano segni di infiammazione.

Un altro fattore importante da considerare è quello ormonale. Il lupus è molto più comune nelle donne, in particolare durante gli anni della fertilità, il che suggerisce che gli ormoni sessuali, come gli estrogeni, possano avere un ruolo nel favorire la comparsa della malattia. La connessione tra lupus e ormoni è ancora oggetto di studio, ma si ritiene che possa contribuire all’attivazione della risposta autoimmune in alcune persone.

Diagnosi del lupus eritematoso sistemico

La diagnosi del lupus eritematoso sistemico può essere complessa, poiché la malattia si manifesta con sintomi che spesso somigliano a quelli di altre condizioni. Non esiste un test unico che possa confermare la diagnosi, quindi il medico deve fare affidamento su una valutazione completa, che includa la storia clinica del paziente, i sintomi riportati e vari test di laboratorio. L’esame iniziale solitamente consiste in una visita medica approfondita, in cui il medico cerca di identificare segni caratteristici della malattia, come il tipico rash a farfalla sul viso o dolori articolari ricorrenti.

A seguito della visita, vengono prescritti esami del sangue per cercare anticorpi specifici, come gli anticorpi antinucleo (ANA), che sono spesso presenti nei pazienti con lupus. Questi esami aiutano a confermare la presenza di un’attività autoimmune anomala, ma non sono sempre decisivi. Poiché i sintomi possono variare notevolmente da una persona all’altra, una diagnosi definitiva può richiedere diversi mesi. Altri test, come le analisi delle urine, sono utilizzati per verificare se i reni sono coinvolti, mentre esami più avanzati come ecografie o risonanze magnetiche possono essere utili nel caso in cui si sospetti il coinvolgimento di organi interni come il cuore o i polmoni. La diagnosi di lupus, quindi, è il risultato di un’accurata combinazione di esami clinici, analisi dei sintomi e test di laboratorio, che devono essere interpretati da un medico esperto.

Trattamenti per il lupus eritematoso sistemico

Sebbene non esista una cura definitiva per il lupus, la malattia può essere gestita con successo attraverso una combinazione di farmaci e modifiche dello stile di vita. Il trattamento viene personalizzato in base alla gravità della patologia e ai sintomi specifici di ogni paziente.

Tra i farmaci più utilizzati rientrano i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), efficaci nel ridurre dolore e infiammazione articolare. I corticosteroidi vengono impiegati per controllare l’infiammazione e gestire le riacutizzazioni della malattia, mentre gli immunosoppressori aiutano a modulare l’attività del sistema immunitario, prevenendo il danno ai tessuti. Un ruolo importante è svolto anche dall’idrossiclorochina, un farmaco antimalarico che si è dimostrato utile nel ridurre i sintomi articolari e cutanei del lupus.

Oltre alla terapia farmacologica, adottare uno stile di vita sano può fare la differenza. Una dieta equilibrata, attività fisica moderata, protezione dalla luce solare e la gestione dello stress contribuiscono a migliorare il benessere generale e a tenere sotto controllo la malattia.