La dermatite da pannolino è un problema molto frequente soprattutto nei primi mesi di vita del neonato.
È causata dal contatto della pelle con le urine e con le feci e colpisce indistintamente gli organi genitali sia maschili sia femminili.
È una condizione transitoria, che generalmente guarisce in pochi giorni, ma non va sottovalutata perché può portare complicanze come la candidosi o altre infezioni. Raramente può essere la spia di una malattia più importante.
Quali sono le cause della dermatite da pannolino
Le motivazioni che portano alle dermatiti da pannolino sono molteplici e generalmente sono le irritazioni dovute al contatto con le urine e soprattutto con le feci.
Il cambio di alimentazione che avviene durante lo svezzamento, quando il bambino inizia a mangiare cibi solidi, lo porta a produrre feci in maggior quantità e di una consistenza diversa. Anche un’alimentazione scorretta della madre durante la fase di allattamento può comportare degli effetti indesiderati al bambino quali la produzione di feci irritanti.
Un’altra causa di dermatite può essere la tipologia di pannolini usati, a causa del materiale con cui sono fatti. Se si usano quelli in tessuto, bisogna inoltre prestare attenzione a utilizzare detersivi specifici e non aggressivi in fase di lavaggio.
Altra causa della dermatite può essere il semplice sfregamento sulla pelle delicata del neonato del pannolino o degli abiti che sono troppo stretti.
Dermatite da pannolino: i sintomi
La dermatite da pannolino è un disturbo molto frequente e si può presentare per tutto il periodo di utilizzo del pannolino.
Nei casi più lievi si manifesta con rash cutaneo, un leggero rossore, prurito, gonfiore e secchezza nella zona delle parti intime, mentre nei casi più gravi può estendersi fino ai glutei, alle cosce e al giro vita.
Man mano che lo stato irritativo diventa più importante, il bambino può iniziare ad avere pianti e uno stato di irrequietezza soprattutto nel momento del cambio del pannolino.
Come si previene la dermatite da pannolino?
Per prevenire la dermatite da pannolino bastano dei semplici accorgimenti igienici che vanno seguiti ogni giorno:
- Cambiare il pannolino il più spesso possibile. Buona norma sarebbe sostituirlo ogni volta che il bambino fa i propri bisogni così da ridurre al minimo l’esposizione della pelle a feci e urine. Il consiglio generale è di cambiarlo almeno ogni ora per i neonati mentre ogni 3 ore per i bambini più grandi.
- Dopo ogni cambio di pannolino lavare accuratamente la pelle di natiche, cosce e genitali del bambino con acqua o con detergenti dal ph fisiologico, e asciugare completamente senza strofinare, ma tamponando la zona con un tessuto assorbente.
- Evitare di lasciare la pelle umida e di utilizzare salviette detergenti contenenti alcol.
- Non stringere troppo il pannolino perché può causare irritazione e non permette all’aria di circolare.
- Diverse volte al giorno, anche solo per pochi minuti, lasciare il bambino senza pannolino così da arieggiare la zona che altrimenti rimarrebbe sempre coperta.
- Per i bambini che hanno la pelle particolarmente delicata e tendono maggiormente a soffrire di dermatite da pannolino, si possono applicare regolarmente delle creme lenitive e protettive prive di profumazione o agenti irritanti.
- Prima del cambio del pannolino lavarsi accuratamente le mani per evitare la trasmissione di infezioni batteriche o fungine.
Non è possibile prevedere quanto durerà l’irritazione visto che varia dalla sensibilità della pelle del bambino e dall’accortezza delle precauzioni utilizzate, ma se nonostante tutti gli accorgimenti l’irritazione persiste, è bene consultare il proprio pediatra perché potrebbe anche trattarsi di una dermatite allergica.