I lavaggi nasali sono una pratica a scopo igienico o terapeutico che consiste nel passaggio di soluzioni saline all’interno delle cavità nasali.
Indicati principalmente per l’igiene quotidiana dei bambini, risultano utili anche per chi lavora in ambienti chiusi o come trattamento per raffreddori, allergie respiratorie e asma.
Cosa sono i lavaggi nasali
Per lavaggio nasale si intende l’introduzione nelle narici di una soluzione fisiologica che serve per rimuovere dal naso muco e crosticine, ma nel caso dei bambini possono aiutare a curare infezioni batteriche.
Le soluzioni possono essere sterili, contenere acqua di mare o provenire da sorgenti termali arricchite di ferro, manganese, zolfo e rame. Queste ultime hanno proprietà antiallergiche, antinfiammatorie e antiossidanti.
Indicati principalmente per neonati e bambini che non sono ancora in grado di soffiarsi il naso, i lavaggi nasali vengono utilizzati anche dagli adulti in casi di raffreddori o problematiche all’apparato respiratorio.
Lavaggi nasali: l’occorrente
Per effettuare un corretto lavaggio nasale esistono molti strumenti, e l’utilizzo di uno o dell’altro metodo dipende principalmente dall’età del bambino a cui si sta applicando.
Sotto i due anni di età si consiglia di utilizzare una siringa senza ago o i flaconcini monouso, così da riuscire a introdurre la soluzione fisiologica con una discreta pressione.
Nel caso di bambini sopra i due anni si possono utilizzare gli spray predosati che hanno un beccuccio che viene appoggiato alla narice e produce docce nasali micronizzate.
Le classiche soluzioni nasali sono isotoniche, hanno cioè una concentrazione di sale dello 0,9%, ma se il muco del bambino è particolarmente denso è più indicato utilizzare soluzioni ipertoniche che abbiano una concentrazione di sodio cloruro più elevata.
Quando effettuare i lavaggi nasali
Per fare i lavaggi nasali al proprio bambino non occorre aspettare che si presentino forme influenzali o raffreddori, ma sarebbe buona abitudine lavare il naso tutti i giorni indipendentemente dalla presenza o meno di disturbi, perché la pulizia delle narici evita anche reazioni infiammatorie che possono essere causate da inquinamento, sporco e polvere.
I momenti migliori per effettuare il lavaggio nasale sono:
- prima delle poppate nel caso di neonati, così che durante l’allattamento il bambino abbia le narici libere;
- prima di eseguire l’aerosol in quanto la pulizia del naso consente un respiro più tranquillo che di conseguenza favorisce la penetrazione dell’aerosol;
- prima di andare a dormire, in modo che il bambino possa respirare meglio e quindi dormire più tranquillo.
Il lavaggio nasale non ha alcun tipo di controindicazione e può essere effettuato anche più volte al giorno. L’unica accortezza da utilizzare è verificare la temperatura della soluzione fisiologica che non deve essere né troppo calda né troppo fredda e di non utilizzare soluzioni troppo salate, che potrebbero creare irritazioni soprattutto al naso delicato di un bambino.
Come eseguire il lavaggio nasale
Eseguire il lavaggio nasale a un bambino è molto semplice, sia che venga utilizzata la siringa che il flaconcino monouso.
Il bambino va sdraiato su un fianco, o a pancia in su con la testa girata di lato nel caso si tratti di un neonato.
Successivamente va inserito il beccuccio della siringa o del flaconcino nella narice posizionata più in alto e iniettata la soluzione con un movimento deciso e continuo che permetterà al liquido di fuoriuscire dall’altra narice.
Una volta asciugato il naso e calmato il bambino dal probabile pianto, occorrerà sdraiarlo sul fianco opposto e procedere nella stessa maniera con l’altra narice.
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