Da sempre, le iniezioni rappresentano un motivo di ansia e, talvolta, anche di paura nel paziente. Responsabile dell’insorgenza di queste emozioni è il fattore psicologico dettato dall’introduzione di un oggetto appuntito all’interno del corpo.
In altri casi, a farla da padrone c’è il timore che la procedura medico-sanitaria dell’iniezione possa provocare dolore o possa condurre a effetti collaterali gravi.
Purtroppo, moltissime persone vengono totalmente paralizzate dalla paura delle iniezioni, sino a privarsi di necessarie cure mediche o di esami strumentali che prevedono l’utilizzo di aghi anche se prescritti dal medico curante.
Tuttavia, si possono seguire degli accorgimenti per far sì che le iniezioni siano indolori e prive di rischi. Ne parliamo di seguito, focalizzando l’attenzione anche sul significato di eventuali manifestazioni fisiologiche appena dopo l’iniezione.
Come limitare il dolore di un’iniezione
Esistono diversi accorgimenti attuabili per evitare che un’iniezione arrechi dolore al paziente.
Ad esempio, è utile riscaldare la fiala del farmaco da inoculare tenendola tra le mani e sfregandola. Qualora si tratti di un’iniezione intramuscolare, è bene rimuovere tutte le bolle d’aria prima di effettuare la procedura.
Inoltre, un ulteriore consiglio è quello di attendere che il disinfettante impiegato per sanificare la zona dell’iniezione si sia asciugato completamente prima di procedere.
Oltre a quanto appena descritto, ci sono alcuni suggerimenti che riguardano la pratica in sé. Ad esempio, per evitare che il paziente senta dolore è importante inserire l’ago con un movimento deciso e rapido, non cambiando direzione quando lo si dovrà estrarre e facendo sì che i muscoli del sito di iniezione siano il più rilassati possibile.
Come evitare la comparsa di lividi
Molto spesso, appena dopo l’iniezione potrebbero manifestarsi alcuni segni nel sito di iniezione che tendono a far allarmare il paziente.
Ad esempio, la formazione di un piccolo livido nell’area dell’inoculazione è molto comune, ma non è associata ad alcuna problematica. Essa avviene quando un vaso sanguigno o un capillare si rompe a causa della penetrazione dell’ago.
Per diminuire la probabilità della comparsa del livido, è utile applicare una certa pressione per un minuto sul sito dell’iniezione impiegando un pezzo di garza, evitando di sfregare, ma limitandosi a massaggiare l’area delicatamente.
Quando espellere l’aria dalla siringa
Le iniezioni sottocutanee vengono principalmente eseguite tramite siringhe pre-riempite di farmaci che, spesso, contengono delle bolle d’aria al loro interno.
Tale bolla ha il preciso scopo di dividere i tessuti sottocutanei in modo da far assorbire correttamente il farmaco. Nel caso in cui venga espulso il piccolo quantitativo d’aria, non si creerebbe il necessario spazio sottocutaneo utile all’assorbimento del liquido, incrementando le possibilità di formazione di ecchimosi o lividi.
Pertanto, è importante non espellere l’aria prima di un’iniezione sottocutanea, anche perché si potrebbe incorrere nel rischio di far fuoriuscire piccole tracce di farmaco.
Pochi millilitri d’aria non espongono il paziente a rischi di sorta nelle iniezioni intramuscolari, in quanto essa verrebbe espulsa naturalmente durante la contrazione muscolare.
Per contro, nelle iniezioni endovenose è fondamentale rimuovere tutta l’aria prima di eseguire la procedura dato che anche minuscole tracce di gas, una volta entrate in circolo, potrebbero creare seri danni nell’individuo, come l’insorgenza della sindrome compartimentale o fenomeni di embolismo venoso.
In ogni caso, è opportuno affidarsi a personale competente ed esperto per la somministrazione di farmaci attraverso iniezioni.