La glicemia è la misura della quantità di glucosio presente nel flusso sanguigno, che normalmente viene gestita in modo efficace da un organismo in buona salute, che riesce a mantenere questo livello all’interno di un intervallo che fisiologicamente dovrebbe essere compreso tra i 70 e i 99 mg/dl.
Quando si parla di glicemia alta
Questo valore aumenta in corrispondenza dell’assunzione di cibo, mentre diminuisce nei periodi di digiuno. In ogni caso, oltre una certa soglia, che viene identificata con il raggiungimento o superamento dei 100 mg/dl a digiuno e un valore doppio (quindi oltre i 200 mg/dl) dopo aver consumato un pasto abbondante, si parla di iperglicemia.
Tale condizione, se diventa cronica, può comportare delle conseguenze anche serie a livello di metabolismo, oltre a favorire l’insorgenza di patologie e complicanze quali aterosclerosi, patologie a carico del sistema vascolare. Inoltre, può trasformarsi in diabete mellito di tipo 2.
Per questo motivo, è importante prendere provvedimenti appena si avvertono i sintomi tipici della glicemia alta (come la sete intensa, stanchezza accentuata e guarigione lenta delle ferite). Infatti, si tratta di una condizione alla quale è possibile rimediare, trattandosi della commistione tra fattori genetici, contestuali e abitudini scorrette.
Fattori di rischio dell’iperglicemia
Tra gli elementi che possono favorire l’insorgere della glicemia alta, troviamo prima di tutto una scarsa attenzione alla presentazione dei sintomi, che facilmente vengono sottovalutati nella convinzione che non si tratti di nulla di grave, oppure di una condizione transitoria che in breve andrà incontro a una risoluzione.
Oltre a ciò, buona parte della responsabilità solitamente è da attribuire allo stile di vita scorretto. Molte persone predisposte a contrarre iperglicemia conducono una vita sedentaria e si muovono poco, oltre a seguire una dieta non bilanciata, che prevede un eccesso di cibi poco salutari che possono condurre anche a ingrassare o addirittura a una condizione di sovrappeso.
Saper riconoscere i fattori di rischio è fondamentale per individuare gli errori e correggerli, così da riuscire ad arginare l’iperglicemia adottando dei comportamenti positivi che gradualmente costituiranno un circolo virtuoso. Nel prossimo paragrafo vedremo quali sono.
Rimedi per la glicemia alta: si comincia a tavola
Combattere l’iperglicemia è un processo che implica, prima di tutto, una modifica del proprio regime dietetico.
Tuttavia, pensare che basti intraprendere una dieta dimagrante ipocalorica per porre rimedio a una condizione di sovrappeso è riduttivo. Nel caso dell’iperglicemia gioca un ruolo essenziale ciò che si porta in tavola. Se, da una parte, i cibi grassi e dolci devono essere limitati fortemente, ci sono anche degli alimenti che possono fornire un prezioso aiuto e devono quindi essere favoriti. Oltre a limitare le porzioni di carboidrati (quindi patate, cereali e prodotti da essi derivati), legumi e frutta zuccherina, occorre aumentare l’apporto di fibre mangiando più verdura, e anche consumare un buon quantitativo di proteine, che aiutano a digerire e assorbire gli zuccheri assunti.
Per condire le proprie pietanze bisogna preferire l’olio di oliva piuttosto che i grassi di origine vegetale. Quelli che devono essere aumentati, invece, sono gli acidi grassi, specialmente gli Omega 3, che si trovano in grande quantità nei prodotti ittici, oltre a vitamine e antiossidanti.
Infine, è opportuno limitare drasticamente il consumo di alcol.
Prevenire la glicemia alta
Oltre a seguire una dieta bilanciata e sana, esistono anche altri accorgimenti che si possono prendere per contenere la situazione o addirittura prevenirla, prima di tutto attraverso l’attività fisica, che non dovrebbe mai mancare in uno stile di vita sano. Il movimento, infatti, svolge un ruolo essenziale nel rendere più efficiente l’attività metabolica e diminuire il quantitativo di glucosio nel sangue. Senza contare che, inoltre, contrasta anche l’aumento di peso, che rappresenta, come abbiamo visto, uno dei fattori di rischio principali.
Inoltre, si può ricorrere anche all’utilizzo di piante medicinali specifiche, che possono essere utilizzate sia come tintura sia per delle tisane. Le più conosciute sono il ginseng, il mirto, l’eucalipto e il sambuco.
Talvolta può essere necessario anche ricorrere a integratori o medicinali che verranno suggeriti dal medico, ma il cambiamento nello stile di vita rappresenta il vero motore dell’azione contro la glicemia alta.
È possibile monitorare il livello di glicemia anche a casa attraverso un glucometro, reperibile in farmacia.
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